Resta monitorata la situazione di Filippo Turetta, killer di Giulia Cecchettin, nel carcere di Montorio. La decisione dei genitori potrebbe peggiorare tutto.
Cosa sta succedendo a Filippo Turetta in carcere? Quale è davvero la situazione del killer di Giulia Cecchettin nella struttura di Montorio? Sono tante le indiscrezioni che circolano in queste ore relativamente al ragazzo, colpevole di aver ucciso l’ex fidanzata. Se nelle ultime ore sono state annunciate due super perizie sul corpo della povera vittima, ecco che l’attenzione ricade, ancora una volta, sull’assassino. In particolare sul suo stato emotivo dietro le sbarre e una recente attualità che potrebbe vedere il peggioramento delle sue condizioni, anche a seguito di una decisione dei genitori.
Filippo Turetta “assente” in carcere
Nelle scorse settimane si era parlato di un’uscita di Filippo Turetta dalla sesta sezione, cioè l’infermeria, per passare alla terza, che è la più sovraffollata. Una vicenda che aveva generato qualche problematica – almeno così si era detto – relativamente all’impossibilità di trovare un detenuto disposto a stare con lui in cella.
A seguito di questi rumors, novità erano arrivate con un passo indietro, ovvero la permanenza del ragazzo in infermeria. Proprio su questa decisione, però, sono giunte informazioni più dettagliate. La scelta di non spostare più l’assassino di Giulia Cecchettin non sarebbe derivata dai presunti malumori degli altri detenuti, ma da una situazione emotivamente instabile del ragazzo.
In molti descrivono Turetta come “assente” e “con lo sguardo verso il basso“. Non solo. Pare che il killer della povera Giulia non parli con nessuno e sia fin troppo “silenzioso“. Una situazione che potrebbe spaventare le autorità della struttura e che, va detto, potrebbe anche peggiorare.
La decisione dei genitori peggiora le cose?
Nell’ottica di questo scenario, quindi, il quadro che descrive Filippo lo vedrebbe passare le giornate in solitudine, fatta eccezione per il detenuto di sessant’anni affiancato a lui per tenerlo d’occhio, monitorato.
A poter peggiorare l’emotività del killer, inoltre, ci potrebbe anche essere un altro aspetto: i genitori. Il Giornale, infatti, nelle scorse ore ha sottolineato come i genitori stiano preferendo, per ora, non andare a fargli visita.
L’ultima volta che il 23enne ha visto suo padre e sua madre è stato lo scorso 3 dicembre, più di un mese fa. Turetta avrebbe diritto a un incontro alla settimana, eppure nessuno si è più presentato.
La drastica scelta dei genitori del killer di Giulia potrebbe in un certo senso rendere questa “assenza” di Turetta ancora peggiore. Anche per questo, evidentemente, chi di dovere non si è sentito di fargli lasciare l’infermeria, anche per evitare possibili gesti estremi.